(Assisi Roma 29 luglio – 6 agosto 2013)

” Allora , com’è andata ? ” mi chiese Marco , lo spedaliere di turno dello ” Spedale della Provvidenza di S. Giacomo e S. Benedetto Labre ” di Roma , quando andai nel suo studio a registrare il nostro arrivo e il pernottamento quella sera del 6 agosto u.s. .

Io , stanca , confusa , ma insolitamente soddisfatta e serena, non sapendo al momento cosa rispondere , dissi :” Non saprei cosa dirle…”.
E lui :”Non c’è bisogno di parole, mi basta il tuo sguardo per capire come è andata ! ”

Dopo l’esperienza di un tratto del Cammino di Santiago di Compostela, compiuta la scorsa estate, in questo “Anno della Fede” mio marito ed io abbiamo deciso di vivere anche questa estate una vacanza alternativa , che ci aiutasse a riscoprire il valore della nostra fede, ricevuta più o meno consapevolmente per ” traditio “, e a renderla salda nella nostra storia personale e familiare. Ed ecco prendere forma l’idea di compiere un cammino con partenza Assisi ed arrivo Roma : viene chiamato ” Cammino della Luce ” e si snoda lungo l’antica via Amerina .

Insieme a noi i nostri figli , Samuele e Davide , e un bel vivace gruppetto di ragazzi e ragazze di Borgo San Giovanni (un piccolo comune della provincia di Lodi ) a cui si è unito un amico di Firenze , il caro ed instancabile Giovanni .

Partimmo da Assisi lunedì 29 luglio , dopo aver visitato la città , ed arrivammo a Roma martedì 6 agosto , ma non potemmo partecipare all’Udienza Generale con il Santo Padre , visto che nei mesi estivi era sospesa .

Faremo il nostro possibile , impegni di scuola e di lavoro permettendo, nel raggiungere Roma mercoledì 9 ottobre p.v. e di poter partecipare all’Udienza con Papa Francesco, insieme a tanti altri pellegrini , alcuni dei quali saranno appena giunti da Assisi , perché avranno compiuto anch’essi il ” Cammino della Luce “.

Perché aver scelto di compiere proprio questo cammino e non altri anche più frequentati e più conosciuti ? Perché fare un pellegrinaggio a piedi partendo dalla città natale di San Francesco per noi ha voluto dire ritornare alle origini della propria fede , ritornare al gesto umile e semplice di adesione alla sequela di Cristo, a quel sì di Francesco , più attuale che mai , dato nel luogo in cui aveva vissuto .

La nostra meta , Roma , “caput mundi”, “caput fidei ” , è luogo in cui riposano le spoglie del primo successore di Cristo , luogo in cui Pietro , che avrebbe preferito abbandonare tutti scappando lontano( ” Quo vadis ? ” Gesù gli chiese sulla via fuori Roma ) , tornando , mise a rischio la propria vita fino in fondo , fino al sacrificio ultimo della morte in croce.

L’esperienza del Cammino della Luce è stata particolare e significativa per diversi motivi . Provo a riassumerli in poche battute : innanzitutto è stata dall’alba al tramonto ( la sveglia ci dava ” il leva ” alle 4 del mattino ! ) un’esperienza di condivisione con un gruppo di ragazzi , che hanno portato freschezza e “buon chiasso” ai momenti sia più spirituali e di preghiera , sia a quelli più mondani e di divertimento , sia ai momenti di fatica fisica e di disagio provati , sia ai momenti carichi di emozioni forti e contrastanti, di tanti sentimenti vivi , che non si sono illanguiditi nemmeno sui tratti infuocati di strada asfaltata , lungo i polverosi e opachi sentieri senza la minima presenza di ombra e di acqua, all’interno di suggestivi boschi , che ci ristoravano solo con la frescura di quelle folte fronde secolari .

La presenza di due ragazzi di religione musulmana ha dato un taglio veramente interculturale al nostro cammino : quanti bei discorsi si son fatti con parole semplici e chiare , dette con il cuore aperto e trasparente !

Il nostro gruppo ha avuto l’onore di essere stato seguito ed aiutato dal responsabile del ” Cammino della Luce ” , il sig. Guerrini Giancarlo e dai suoi collaboratori ed amici , tra cui il sig. Sandro , membri della Confraternita di S. Giacomo di Perugia . Personaggi unici e speciali , esempio di cura e di dedizione a 360 gradi nei confronti dei pellegrini : ci hanno suggerito i luoghi dove far tappa e pernottamento , ci portavano brande da campeggio quando gli alloggi non offrivano veri e propri letti .

Giancarlo , un ” Indiana Jones ” all’italiana dei nostri giorni , ha speso tempo e pazienza nell’accompagnarci per buona parte del cammino , facendoci da guida archeologica , storica , naturalistica e semplicemente una buona compagnia , insegnandoci tante cose , che ovviamente non ritroveremo sui libri scolastici . Mentre parla , gli si illuminano gli occhi e da questo capiamo che ha dedicato la sua vita allo studio, alla ricerca di fonti , di carte di archivi , di documenti utili per arricchire le conoscenze storiche sull’ antica via Amerina e sul corridoio bizantino lungo la via Romea .

DOMENICA 28 LUGLIO

Arrivati la sera prima alla stazione in S. Maria degli Angeli , ecco che inizia la nostra avventura. Siamo tutti euforici e carichi di adrenalina ; ci auguriamo proprio che l’effetto non si esaurisca in poco tempo , ma si prolunghi per un po’ di giorni . Ci svegliamo presto per partecipare alla Messa domenicale nella Basilica Inferiore di S.Francesco ad Assisi.

Assonnati ma molto emozionati preghiamo sulla tomba di Francesco : è qui che ha inizio il nostro ” Cammino della Luce ” , è proprio da questo luogo che prende senso il nostro pellegrinaggio, la nostra ” vacanza alternativa ” . Questo luogo sacro , ricco di storia , di arte , ma anche di segni ancora evidenti lasciati dall’ultimo terremoto subito dalla città , ci parla di Francesco e della sua scelta drastica di vita .

Le due basiliche francescane sorgono su ciò che un tempo era un luogo di perdizione, di condanna , chiamato “colle del diavolo”.

La giornata è dedicata alla visita della città : la chiesa di S.Chiara , di S.Maria Maggiore, il duomo di S.Rufino, il centro storico medioevale e i resti romani della parte sotterranea, ciò che rimane dell’anfiteatro romano , l’eremo delle “carceri” e la chiesetta di S.Damiano. Si alternano momenti di svago e di divertimento a momenti più spirituali , entrambi concorrono a rendere più affiatato il gruppo. Giancarlo arricchisce la nostra visita con informazioni e dettagli curiosi.

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LUNEDI’ 29 LUGLIO

Lasciamo Assisi molto presto e ci fermiamo nella chiesa di S. Maria degli Angeli per una preghiera alla Porziuncola . Fervono i preparativi per il Perdono di Assisi , che inizia proprio il giorno dopo. E’ un peccato partire , vorremmo aspettare e rimanere per godere ancora dei benefici del luogo e della pace dell’anima che contagia , rimanere per vivere le giornate del “ Perdono “ così ben programmate . Non si può , il cammino chiama , esige subito un atto concreto , la partenza , che non è mai facile perché implica mettersi dietro le spalle tutto , guardare avanti e …partire!

Così partiamo ed è subito …letizia francescana !

La prima tappa ci porta a Deruta , centro umbro famoso per la sua ceramica . Non è niente di eccezionale , a parte i negozi e i laboratori trovati sulla strada e in periferia che testimoniano l’arte e la laboriosità di questa località . Di eccezionale troviamo subito l’attenzione che le persone incontrate dimostrano subito per noi pellegrini : volentieri sostiamo a parlare con loro , chiacchierando del più e del meno , di noi e da dove veniamo e dove stiamo andando , in cambio un po’ d’acqua , un po’ di simpatia e uno scambio caldo di saluti.

Giungiamo a destinazione nelle prime ore del pomeriggio , sotto un sole cocente e inaspettato : non importa , il santuario della “ Madonna dei Bagni “ e l’annessa comunità di recupero fuori città sono la nostra tappa e luogo che ci darà alloggio per la notte . Si rivela un luogo ospitale e ameno , dove ognuno ha un compito importante : chi si occupa degli animali allevati , chi delle api , chi degli alloggi , chi dei lavori di approvvigionamento, ognuno ha qualcosa da fare e si occupa dell’altro . Che grande insegnamento di cooperazione collettiva! Riposiamo sotto una grande e verde quercia ristoratrice e a cena un piatto di spaghetti e salsicce alla brace con pomodori ! Che bontà…

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La comunità viene gestita da due coniugi , Simone e Sara, lei ex pallavolista del Perugia , che , lasciata la vita di atleta affermata  , ha deciso di dedicare il suo tempo e la sua vita con il marito al recupero di giovani tossicodipendenti.

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MARTEDI’ 30 LUGLIO

Anticipando la sveglia e la partenza , ci dirigiamo lungo la strada che ci porterà a Todi , affiancata dalla E 45 Perugia Terni . Il percorso si alterna tra campi meravigliosi girasoli e tratti assolati di asfalto incandescente . Todi è un bel centro medievale arroccato su un colle , ha varie porte d’accesso che mettono in comunicazione strade di varie provenienze , come quella da noi fatta , e portano verso Roma . Allietiamo la giornata afosa e stancante con un inaspettato pomeriggio in piscina ( fuori centro abitato ) e con una visita al centro storico , che in verità meriterebbe più tempo e più attenzione . Veniamo ospitati da Don Andrea , che vive nell’ ex Seminario all’interno del Vescovado di Todi. Dormiamo nel cortile sotto le stelle ed è proprio emozionante! Don Andrea si dimostra un tipo in gamba coi ragazzi . Ci racconta della veglia fatta dai giovani dell’Umbria in contemporanea con la GMG a Rio . Alle 4 del mattino ci preparerà la colazione con tanta simpatia e affetto.

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